PROTEZIONE CIVILE S.O.S. ROMA Soccorso ODV
 PROTEZIONE CIVILE  S.O.S. ROMA Soccorso ODV

 

S.O.S. ROMA SOCCORSO

 

L'Associazione S.O.S. Roma Soccorso nasce a febbraio del 2012 per desiderio di un gruppo di volontari già operativi in altre realtà associative, che hanno vissuto il tragico periodo dell'Emergenza Sisma Abruzzo 2009.  Inizia a svolgere il suo impegno di volontariato nel 2013, a conclusione del ciclo di accreditamento regionale,  in ambito della Protezione Civile del Comune di Roma per l'assistenza alla popolazione nei grandi eventi.

L'associazione cresce numericamente e professionalmente specializzandosi nei settori dell' antincendio boschivo e nel 2014 dell' emergenza idrogeologica a seguito dell' alluvione che ha colpito l'area di Piana del Sole - Fiumicino - Ostia.  Sempre nel 2014 vengono acquistati , con i risparmi e sacrifici da parte di tutti i Volontari, i primi automezzi che partecipano tutt'ora alle campagne A.I.B. (antincendio boschivo) del Comune di Roma e della Regione Lazio.

Nel 2015 l'associazione si rende protagonista della creazione e apertura del Polo di Protezione Civile Municipio XI in grado di attuare tutte le funzioni operative di emergenza locale. il Polo, che rappresenta un punto di riferimento per il Campidoglio, viene oggi indicato come realtà da esportare e creare in ogni Municipio di Roma Capitale.

La nostra associazione racchiude le seguenti specializzazioni:

- Alluvionale e soccorso in superficie

- Antincendio Boschivo e Interfaccia

- Rischio Idraulico

- Rischio Idrogeologico

- Logistica D'Emergenza - Allestimento

- Logistica D'Emergenza - Segreteria

- Rischio Neve 

- Ricerca e Soccorso

- Tele - Radiocomunicazioni

- Settore recupero Api 

- Settore APR

- Nucleo Cinofilo

 

S.O.S. Roma Soccorso è regolarmente iscritta nell' Elenco Territoriale di Protezione Civile della Regione Lazio al numero 0282, in convenzione con Roma Capitale in relazione alle attività di Protezione Civile.

 

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Esercitazioni   - nel rispetto della Legge 100/2012 -

Anno 2017 - P.E.C.2017 (Piano Emergenza Coordinata) , esercitazione svolta sul territorio del Municipio XI simulando quanto parzialmente avvenuto nell'emergenza idrogeologica del 2014, ha visto coinvolti oltre 230 operatori di Protezione Civile e Croce Rossa Italiana. L'importanza di P.E.C. 2017 è stata l'applicazione e la valutazione del Piano di Emergenza Comunale in ambito locale al fine di individuare le carenze operative di un PEC comunale scaduto ormai da 9 anni.

Anno 2018  - si è svolta l'esercitazione P.E.C. 2018.1 (Piano di Emergenza Coordinata) che ci ha visto impegnati insieme al Dipartimento di Protezione Civile di Roma  nella simulazione di quanto avvenuto nel 2016, l'incendio al Parco del Pineto con il coinvolgimento della struttura sanitaria "Roma3". Anche in questo caso è l'esercitazione ha visto il coinvolgimento dei nostri volontari di Protezione Civile e Croce Rossa Italiana.

Anno 2019 - Organizza, insieme ad altre 2 organizzazioni di volontariato, la prima edizione del K9 SaR Camp presso Amatrice, una esercitazione che vede coinvolte le Unità Cinofile di Italia, Svizzera e Croazia. Un'attività esercitativa resa il più reale possibile alla gestione delle calamità in quanto approntata su siti reali  a causa del Sisma Centro Italia del 2016.

45 cani da ricerca, 120 operatori di Protezione Civile che si sono occupati della logistica leggera, supporto alle U.C. come "sentinelle" e "figuranti" in attività di ricerca esercitativa.

Anno 2020 - a seguito dell'ottimo risultato della prima edizione, si ripropone la seconda edizione del K9 SaR Camp. Il territorio interessato è la Regione Abruzzo, più precisamente la Piana dei Navelli, Comune di Prata D'Ansidonia. Presso l'area camper viene montato il campo base e operativo.

Sono interessati i Comuni : Castelnuovo, S.Benedetto in Perillis, S. Pio delle Camere, Fossa, Navelli,S.Eusanio F., Castelvecchio Calvisio, Prata D'Ansidoniia. Le U.C. anche in questi Comuni hanno potuto esercitarsi su reali situazioni di macerie ancora oggi presenti dal Sisma dell'Aquila 2009.

La presenza è stata di 55 Cani da Ricerca, 190 Operatori di Protezione Civile che ininterrottamente hanno operato dal 2 al 4 ottobre. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Testimonianza

Macerie
 
 
 
 
 
 
 
 
Un esperienza mai vissuta prima.
Il buio, il silenzio, l'odore dell'erba umida dove dovrebbe esserci odore di casa.
La quotidianità domestica violentata da lunghi, interminabili secondi di follia distruttrice.
Le vetrinette ancora chiude con le ceramiche di famiglia scomposte da un movimento inconcepibile per un mobiletto antico.
Il finestrino rotto di un'auto nuova che fa capolino sotto le pietre centenarie di case crollate.
L'orologio caduto fermo all'ora del giudizio.
E noi.
Noi che ci muoviamo tra i sassi ed il legno di soffitti che non dovrebbero essere dove li vediamo. In silenzio. Con il timore che il rumore dei nostri passi possa tornare a violentare di nuovo quell'armonia domestica ormai perduta nel terrore di quel momento mortale in cui Dio si è voltato da un'altra parte.
Noi, con i nostri caschetti, i nostri cani, le nostre lampadine, i nostri droni, le nostre tecnologie che possono intervenire soltanto dopo.
Dopo il disastro.
Anche i cani sono silenziosi. Ma sembra quasi che avvertano la solennità del compito che li spetta. L'importanza di quello che in fondo per loro è solo un gioco.
Si muovono con le orecchie basse, cercando con l'unico senso che sanno utilizzare meglio di un uomo, e che può fare la differenza tra la vita e la morte.
A volte alzano il muso e muovono le froge e poi ripartono.
Curiosi, apparentemente inconsapevoli dell'importanza di quello che stanno facendo.
Ogni tanto guardano indietro, cercando il loro padrone, il suo cuore, al quale dedicherebbero la loro stessa vita senza pensarci un momento. Cercano il suo odore. E poi proseguono nel loro compito, nel loro gioco.
Salgono scale, saltano tra le macerie. Si feriscono. Ma non si fermano.
Tornano sempre indietro. Dal loro padrone che li segue arrancando su due sole zampe. Con i suoi poveri sensi comunque al massimo. Consapevole, lui, che non si tratta di un gioco.
Che segue il suo cane quasi ascoltando il battito del suo cuore che batte all'impazzata.
Aspettando quel latrato che dia un significato ai mesi di addestramento, alla fatica spesa, all'impegno, alla concentrazione.
Che dia un senso alla disperata speranza di chi è sotto le macerie, e che può contare solo su quello.
Che dia un significato ed una speranza a chi ne ha bisogno.
Ed il latrato arriva. L'eccitazione sale. Abbiamo trovato qualcuno. Forse lo abbiamo salvato. Forse c'è anche qualcun altro.
Forse abbiamo dato un senso a quello che facciamo.
Forse.
Ma tranquilli. E' solo una esercitazione.

 

E20m   PROTEZIONE CIVILE

 

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